Yogurteria Yo Food in Nuoro

Se potessi darei zero stelle lo fareiGrandissima ineducata la ragazza che mi ha servito una crepe allo speck rivoltante CHE PUZZAVA. Non sono la sola ad averlo detto, anche chi era con me ha sentito l’odore disgustoso. Ovviamente purtroppo avevo già pagato, perciò mi hanno rubato i soldi e con grande arroganza mi hanno detto che NON SANNO CHE DIRMIChe bel postaccioVERGOGNATEVI

La crepe sapeva di carbone che schifo

Perché e bello e pulito

Personale scortese e zero sorrisi. Peccato perché i prodotti sono buoni, ma rischiano di andarti di traverso per il pessimo servizio.

Uno schifo totale, cliente frequente e trattata malissimo. Scortesissime soprattutto la ragazza con i capelli corti. Maleducata e cafona!

Siamo arrivati alle 9 eravamo in 5 tavolini intorno vuoti circa un ora per serverci dopo varie chiamate. Una lentezza snervante allinterno del box un ragazzo che si mangiava continuamente le unghie e toccava le stoviglie senza lavarsi le mani. Che delusione .

Ho mangiato diverse volte nella Yogurteria Yo Food, piadine e crepes buonissime per non parlare dello yogurt e della vasta scelta di dolci!! Personale cordiale e veloce!

Io non nego la qualità dei prodotti. Ma confermo la scortesia del personale, soprattutto della titolare. Senza parlare della lentezza che esiste preordinazione e post ordinazione.Consigliato solo per i prodotti

Qualità dei prodotti è più che buona a fronte di un servizio pessimo:Lentezza, totale assenza di sorrisi, tavolini non sempre puliti, i tovaglioli se li vuoi te li devi prendere tu da un altro tavolo, palettine del gelato lanciate, si ha quasi limpressione di essere un peso e non un cliente.

A parte i prezzi eccessivi per la qualitá dei prodotti é stupefacente la totale mancanza di attenzione per le norme igieniche che un attività di questo tipo dovrebbe rispettare. La cameriera infatti prima di preparare delle mediocri piadine si é preoccupata di sollevare una pedana da terra, ha preso dei soldi, si é grattata un paio di volte la testa (non indossava una cuffia), e in fine un dito nellorecchio, senza preoccuparsi di lavarsi le mani (non indossava nemmeno dei guanti).